mercoledì 26 maggio 2010

giovedì 20 maggio 2010

PegasuSearching Two: Bandieruole

PegasuSearching One: La bellezza del dolore

In questa settimana è successo DI TUTTO!
Della serie che se sono dettagliato non ce la faccio in un post XD
La mia vita sta diventando una soap opera/sit-com americana!
Ve la divido in puntate U_U la chiamerò PegasuSearching perchè me piace oh! ahah
Ps: Possibile che non succede mai niente e poi succede tutto in una settimana?

PegasuSearching One: La bellezza del dolore
E' lunedì, vado a scuola a studiare e rivedo Martina, una mia amica alla quale è morto da poco un caro amico che conosceva da quando erano piccoli, la vedo con gli occhi lucidi e l'abbraccio, ed è particolare, perchè io di solito in queste situazioni non sono molto a mio agio, ma stavolta mi è venuto estremamente spontaneo, anche perchè ho sentito in lei molte emozioni fuse insieme..si è come abbandonata, come se fosse in un momento di resa di sè stessa, stanca e addolorata per ciò che le era successo, è stato un piccolo momento si, ma dolce, e importante per me..ho visto in lei la bellezza del dolore, lo sò che suona una cosa strana, ma in realtà è quello che ho visto nei suoi occhi..bellezza nel senso che ho visto nel suo sguardo una ragazza nuda, con le sue emozioni che fuoriuscivano senza vincolo alcuno e nella loro essenza più intensa ed assoluta. La chiamo bellezza perchè è ciò che di più autentico ci possa essere, l'abbandono e la fiducia totali, che a me hanno fatto star bene, magari in questo momento è una cosa che lei manifesta con tutti, però sono contento che lo abbia fatto con me e sono contento di essere stato all'altezza di farle sentire il mio appoggio in una maniera più intima di come faccio solitamente. Magari mi prenderete per troppo positivo, ma quello che riesco a vedere oggi come oggi, mi fa cambiare ottica su molte cose, quindi anche su questa, riesco a percepire diversamente il dolore, non che non ci sia e non lo senta o riconosca, ma in questa occasione è stato come se fossi riuscito ad accettarlo, accettarlo perchè ne ho afferrato l'essenza e pur sentendo il suo dolore, l'ho calibrato con le mie personali emozioni non in quanto sofferenza e angoscia, ma soltanto in quanto sentimento puro e forte, come può essere qualsiasi sentimento. Sono riuscito ad equilibrarlo dentro di me.
Dopo abbiamo parlato un pò con Martina e un'amica e sono dovuto andare dal veterinario, volevo rimanere a studiare ma sono stato spinto da un sms ad andare, e anche in questo caso, anche se non entro nel dettaglio, dico solo che sono riuscito ad essere più distaccato da queste parole di mia madre, anche se leggermente, e questo è quello che voglio succeda.
La serata poi mi sono rilassato guardando Italia's Got Talent, dove il mio preferito è arrivato secondo..che angioletto! ^_^
Questa giornata è stata perciò una giornata particolare, ed era come se me lo sentissi che sarebbe stata particolare..forse non per quante cose sono successe, ma perchè ho capito quanto sono cambiato dentro di me.

sabato 15 maggio 2010

Dear John


Tratto dal romanzo di Nicholas Sparks, il film parla dell'amore fra John e Savannah. I due si incontrano per caso in un paese della Carolina del nord e da subito nasce un feeling particolare. John ha un carattere duro, violento e misterioso, Savannah è una ragazza dolce e delicata, intelligente e apprensiva, ma che sa bene quello che vuole e non si fa minimamente intimidire dall'aria da bullo di John, anzi riesce a tirarne fuori la dolcezza e l'amore che questo ha dentro di sè. John fa parte dell'esercito, e quando conosce Savannah mancano pochi giorni alla sua nuova partenza. I due ragazzi si godono le giornate passate insieme e queste due fatidiche settimane significano per loro molto più di un anno, l'anno che John dovrà passare lontano da Savannah. Si promettono di scriversi e John parte, una volta arrivato, dopo qualche tempo un evento rivoluzionerà il suo percorso, l'attentato dell'11 settembre alle torri gemelle. John torna qualche giorno in Carolina dall'amata,poichè decide di andare in guerra nuovamente a fianco del suo team e quindi non sà quanto tempo passerà prima di rivederla. Savannah è molto contrariata dalla sua decisione e dopo alcune settimane gli manda una lettera...questa lettera cambierà il loro destino ma probabilmente non il loro amore. Il film, che vuole definirsi drammatico, non è tanto drammatico quanto melenso, romantico nel senso più semplice del termine. La commedia romantica non è da tutti, questo c'è da dire, e la pellicola pur essendo piacevole non lascia una traccia incisiva nello spettatore. Channing Tatum è sicuramente un bravo attore, oltre che bello, una promessa del cinema americano capace di entrare in empatia con ciò che fa. In "Dear John" l'attore sà esprimere le emozioni del caso, e calibrare il lato oscuro proprio della personalità del personaggio con quello dolce e solare che si accende nei suoi occhi alla vista della graziosa Savannah. Anche Amanda Seyfried promossa a pieni voti in questa prova drammatica che la vede vestire i panni di una ragazza tormentata dall'amore e dalle scelte che si trova a compiere. La professionalità dimostrata dai due attori compensa dunque alla trama sviluppata in modo banale e alla sceneggiatura abbastanza scarna. Molto bella invece la fotografia, paesaggi naturali arricchiti dai colori caldi del sole, e poi la sabbia, il mare, le onde cavalcate con il surf, il tutto a creare una scenografia intima e piacevole alla vista.

Matrimoni e altri disastri


L'eterna zitella Nanà vive a Firenze e lavora in una libreria insieme all'amica Benedetta. Proveniente da una famiglia particolare, Nanà ha avuto una grande delusione in amore, ed ora vive in modo estremamente disilluso, ma quando si troverà a dover organizzare il matrimonio della sorella Beatrice, questo la porterà ad una serie di vicissitudini che sconvolgeranno le sue certezze. In questo film l'ironia è allo stesso tempo sottile e manifesta, in un gioco di parti a volte abbastanza prevedibili che però marcano il messaggio chiave, che la vita è un casino e non puoi controllarla nè fermarla. Fra battute, malinconia e pranzi con amici e familiari il film è sicuramente collocabile come pellicola italiana, ma a suo modo con un pizzico in più di simpatia, incarnato da Margherita Buy più che dalla stessa comica Luciana Littizzetto, con una parte minore e poco sfruttata. Quindi si può notare una seppur minima ripresa della commedia americana più divertente, adattandosi però ad un "flusso" tipicamente italiano, con un risultato piacevole sul quale si potrebbe canalizzare un filone cinematografico nostrano più interessante e meno banale, non fossilizzato sul contesto famiglia-divorzio-famiglia. Anche qui abbiamo il contesto familiare, ma il vero punto cardine della commedia, che fa la differenza, è Nanà, un personaggio analizzato isolatamente attraverso un intreccio da "commedia degli equivoci" di Plauto, che permette allo spettatore di entrare dentro alla sua psicologia, di comprendere Nanà con i suoi problemi e le sue sfaccettature, rendendolo il centro attorno al quale ruota la vicenda. Questo punto cardine però, non si trova a concretizzarsi nell'unico intento del film, ma anzi è un pretesto per analizzare tutte le "perversioni" familiari e umane che sono proprie di tutti, è questo che lo rende un film che partendo da un personaggio, riesce ad analizzare brillantemente la psicologia dell'uno, del singolo, e la psicologia del "tutto" quindi dell'umanità in genere. Per quanto riguarda le interpretazioni una Margherita Buy che riesce ad entrare nel personaggio, simile ad altri che ha interpretato in passato e ne dà i connotati per poterlo identificare e per potersi rispecchiare in esso, un Fabio Volo invece davvero poco convincente che non riesce ad esprimere in linee ben definite il carattere nè il ruolo della parte assegnatagli, una Luciana Littizzetto come già detto che non ha le possibilità di esprimersi al meglio all'interno della sceneggiatura che le ha relegato poche battute, infine una Francesca Inaudi che riesce a donare un tocco di piglio alla sua "Beatrice" e a renderla reale e a suo modo divertente.

giovedì 13 maggio 2010

Somiglianze



Notate delle somiglianze?!?
Ah io Lindsay Lohan la detesto...

Christina Aguilera On Latina


Splendida copertina di Christina Aguilera che tenta di rilanciarsi nel panorama pop, a mio parere la miglior voce e mal sfruttata, sebbene mi piacciano le sue canzoni, penso che delle artiste come lei e Beyoncè non dovrebbero buttarsi esclusivamente sul pop troieggiante, ma creare delle canzoni che rimangano, che lascino il segno...per le puttanate abbiamo Britney e Gaga (ascolto sempre le puttanate intendiamoci!)

Alicia Keys incinta?


Scoppiano rumors sulla gravidanza di Alicia Keys, a partire da questa foto, sarà vero?

Boom Boom Boomerang! 2

Passato:

Li vedevate i Power Rangers?
Io ne ero innamorato sin da piccolo, non importava che non si vedesse il loro viso, per me erano dei fighi!


Presente:

Questa è la nuova dimora di Sandra Bullock, chiamala scema, una casa stile vittoriano a New Orleans!

Futuro:

Tim Burton è il possibile regista di un film basato su "La bella addormentata nel bosco" che avrà come protagonista la tremendamente stupenda strega Maleficent, da cui prenderà il titolo. Sceneggiatrice e regista sembrerebbero confermarsi gli stessi di "Alice in Wonderland". Io personalmente non vedo l'ora! Sperando che non sia troppo dark ma che mi ci mettano le fatine! Tim reclutami come fatina please!!

venerdì 7 maggio 2010

So Dangerously Free

Ecco a grande richiesta
(non è vero non l'ha chiesto nessuno XD)
delle mie foto, quindi se avete per caso avuto curiosità su come fossi, beh eccomi!
Un servizio fotografico realizzato da Annalaura Masciavè, ovvero la mia sorellina
Potete vedere altri suoi lavori sul sito: http://www.coroflot.com/annalaura
Vi avviso, sono tantissime, ci ho messo un sacco a postarle!
Ditemi quelle che vi piacciono di più mi raccomando :)
La mia preferita è quella dove ho il ramo in bocca.
(e non facciamo battute ahah)


Foto con l'uso di photoshop:











Foto senza l'uso di photoshop:









Di notte...


Quanto mi piace questo video, è davvero carino, colorato e romantico al punto giusto, la canzone beh l'adoro!

giovedì 6 maggio 2010

Risposte

Quando la vita ti risponde...mi sono reso conto di essermi messo in una posizione nella quale non sono, non ho esperienza è vero, ma di sentimenti ne capisco, li ho dentro e li conosco e la vita me l'ha fatto capire, poi quel che verrà verrà.

Ps: Ho combinato un altro pasticcio, mi sono fatto male alla schiena, uno strappo, ieri un dolore! ora sto meglio per fortuna, ma il bello è che l'ho fatto mettendomi il piede dietro la testa per farlo vedere a un'amica...che pollo! un idiota! me lo dico da solo ahahah
Baci baci a forma di orchidee ragazzuoli.

martedì 4 maggio 2010

Orrore

Sabato mattina mi sveglio,
giornata normale, devo andare a pranzo per il 1^ maggio.
Ho fame e mangio un kinder cereali con un pò di fanta,
non l'avessi mai fatto.
poi mi infilo nella doccia
non l'avessi mai fatto.
Già mi viene un pò di mal di pancia,
poi a pranzo mi sento proprio male,
al mal di pancia si aggiunge una sensazione di svenimento continua
pressione bassa insomma.
Ad un certo punto il bagno chiama
ed io rispondo.
Torno in salotto a chiacchierare,
dopo poco il bagno chiama di nuovo
ed io rispondo.
Mi sento leggermente meglio.
Mi arriva un messaggio di mia cugina
"allora stasera andiamo insieme ti fai trovare alle 20 sotto casa?"
Il mio cervello: "Oh cazzo, la festa."
Torno a casa e provo a vedere come và la situazione.
Sembra stabile
Queste cose mi durano un giorno di solito.
Decido di andare alla festa ugualmente,
sono mesi che ne parliamo, voglio andarci!
Mi sono truccato tutto di viola e ho fatto una $ sulla guancia per saretta, il tutto con camicia viola maglietta viola sotto e cravatta viola, un cazzo di figo!
Tutto allegro chiacchiero amabilmente in macchina.
Il mio stomaco non sembra parlare.
Arrivati ovviamente decido di mangiar poco, un pò di riso
e due patatine l'ho prese (eh oh non ce l'ho fatta c'erano troppe schifezze che ti urlano di mangiarle!)
L'intestino chiama!
Aiuto! Come faccio?
Vado da Sara.
"Amore dov'è che posso andare in bagno? ehm ehm"
"Là tesò.."
"Qui nella saletta della festa?" (Faccia contrita)
"..."
Vado.
Entro.
Faccio una seduta che dio solo lo sà che cosa non è uscito dalla mia pancia!
Qualcuno tenta di entrare, blocco la porta subito.
Mi guardo attorno in questo buco di bagno.
La carta igienica c'è.
Me ne serve molta ahimè.
Mi alzo e mi pulisco e vedo la tazza.
Orrore...la bambina dell'esorcista si sarebbe spaventata.
Premo il pulsante per tirare la catena...
non succede nulla...riprovo, poi mi rendo conto
"CAZZO!!! NON E' POSSIBILE, NON FUNZIONA"
Dentro la mia mente tiro giù tutti i santi meno che la catena perchè no, quella ha deciso di smettere di funzionare proprio quando dovevo andarci io in bagno.
PANICO.
PANICO TOTALE.
Riprovo a tirare mille volte, niente.
Sono costretto a coprire lo scempio con un chilo di carta igienica e a toccare la tazza.
Orrore
Oh mio dio mi sento in un film americano di quelli che ridi a crepapelle per mezz'ora
(si, ma stavolta sono il protagonista cazzo!)
Nel panico non apro la finestra pensando:
"Poi si capisce che sò stato io se sentono che alzo la tapparella"
Esco.
Disinvolto vado per la sala.
Due ragazze si avvicinano al bagno.
Con una falcata che un centometrista me fà un baffo dico gentilmente alle fanciulle:
"ehm no, non and......"
Niente, hanno aperto la porta e sentito il profumo di gelsomino, aghi di pino, rose, calendule, miele e orchidee invadere le loro narici.
Scoppiano a ridere.
Una dice "mm...ma chi è stato?" ridendo, ma ovviamente immaginando benissimo chi fosse stato, ovvero il sottoscritto.
Dico tutto a mio cugino, fratello della festeggiata, e mi è moralmente vicino.
Sto buoni 20 minuti fuori dalla sala dalla vergogna.
Mi sarei voluto sotterrare!
Poi rientro giusto per non perdermi regali e torta.
Quando si dice una FIGURA DI MERDA.
Il momento più imbarazzante della mia vita!
Morale della favola: Regà se state male, STATEVENE A CASA!

sabato 1 maggio 2010

Occhi

Stasera per caso riguardo le foto del matrimonio dei miei genitori, e mi metto a pensare che le cose possono non funzionare, e ci si può lasciare, ma l'amore sussiste. Non è il caso dei miei genitori perchè non si sono mai amati nel senso più autentico del termine, però riflettendo in generale penso che anche chi sta da solo, non è veramente solo se conosce il proprio amore. Nella vita passano tante persone, tante storie, ma dentro di noi dobbiamo esser capaci di stare sempre in compagnia, prima di tutto in compagnia di noi stessi, le persone passano e gli amori passano anche quelli, la visione "cenerentolesca" non c'è, ma c'è secondo me un significato per l'amore che è ancora più grande. C'è chi rimane da solo ma ha amato tanto nella sua vita, c'è chi ha vissuto un rapporto molto lungo ma poi l'incompatibilità caratteriale ha preso il sopravvento e non è più stato possibile andare avanti, c'è chi ancora ha vissuto tante storie e non ha mai trovato la persona giusta, c'è chi si lascia per vendetta, per noia, per scontri, per troppe abitudini, perchè si è spenta la fiamma iniziale, ma il punto è che per me l'amore è qualcosa di più alto. Per me l'amore è qualcosa che abbiamo dentro la pelle e l'anima, ma che nella pratica quotidiana di tutti i giorni ha delle rotture, come delle pieghe che non gli permettono di essere ben disteso e libero di esprimere sè stesso e la sua essenza. E' come se l'amore fosse una cosa, ed il vincolo umano lo rendesse un'altra, una cosa non diversa nell'essenza, ma nella sua concretezza. Può finire un rapporto anche quando due persone si amano profondamente, e secondo me questo è dovuto a delle circostanze per così dire "terrene", perchè quel sentimento rimane pregno della sua profondità ma rovinato dalla sua attuazione. Anche per quelle persone come me, che nella vita hanno avuto un percorso tale da non avere i presupposti per un amore, vale lo stesso discorso, e questo mi dà un'ulteriore risposta della mia "solitudine", nel senso che il vincolo del mio pormi in un certo modo ha fatto si che non ricevessi amore, ma a guardare da un punto più alto questo amore mi sarebbe stato concesso se non ci fossero stati questi problemi "terreni". Poi come seconda riflessione mi è sorta quella della procreazione, quando ci si unisce per dare alla luce un'altra vita non esiste cosa più bella, è come un patto d'amore per l'esistenza e di riconoscimento nei confronti della vita stessa che ci è stata donata, è come dire "Ok, sofferenza, dolore, amore, gioia, arrabbiatura, nervosismo, allegria, delusione, sono tutti sentimenti che vanno provati", è come l'affermazione della propria vita, del proprio amore, è l'unica cosa che rimarrà per sempre di noi, è un amore ancora più alto dell'amore di due persone, perchè comprende tutti i sentimenti che possono esser provati, tutte le cose che possono esser viste, toccate, odorate. E' Amore con la A maiuscola, perchè è questo che manda avanti l'umanità con le sue mille sfaccettature. Si insomma è un incanto, è un atto straordinario che crea un altro essere che possiede una vita in potenza ed in atto. Una creatura bellissima e armonica, un amore eterno, l'unico amore eterno, reso infinito dall'atto stesso del concepimento che forgia un'anima ed un corpo che possono solo andare avanti e trovare spazio nella vita, senza quei "ripensamenti" delle storie d'amore. Voglio provare questa sensazione, che presumo sia indescrivibile se non abbastanza aderente alla descrizione che io ne ho fatto, e quando guarderò gli occhi di mio figlio sarà il momento più bello della mia vita.