venerdì 26 novembre 2010

Come vorrei

Buonanotte Mondo Bloggernauta, è da un che non solco questi lidi. Le novità sono tante, ho ripreso a ballare e ne sono non felice, molto di più! Ritornare è stato fantastico, un come se non avessi mai smesso, allo stesso tempo però fremo dalla voglia di riuscire a realizzare un duro allenamento che ancora non ho potuto mettere in pratica. Perciò mi faccio spesso molte domande e mi sorgono numerosi dubbi, che non c'entrano con la passione. Ho deciso di fare questo, di studiare danza, e ne sono stato subito espropriato, ed è per questo che per me è stato difficile stare lontano da ciò che amo, e in parte lo è tuttora perchè non posso attivarmi appieno e come vorrei. E sentire di essere nella strada giusta è complicato per me, a volte penso di non avere forse le qualità adatte per riuscire a creare qualcosa da questo studio. Ma a parte questi quesiti, sono contento di aver visto a teatro nientepopodimenoche Roberto Bolle, e non aggiungo altro! Oltre ad essere ovviamente bravo, è anche bellissimo mammamia! Mi è piaciuto soprattutto ne "Le grand pas de deux". Questo spettacolo è stato organizzato in occasione della giornata mondiale dei diritti dell'infanzia, poichè Bolle è ambasciatore dell'Unicef e ha compiuto una missione in Africa, i soldi dei biglietti sono stati donati in beneficenza. E poi mercoledì sono andato e vedere la Bella & la Bestia il musical! Quant'è stato bello!!! davvero stupendo! Ve ne parlerò in separata sede :)) Poi che altro aggiungere vediamo.....sono contentissimo che abbia vinto Nathalie X-Factor, praticamente tifavo sia per lei che per Davide, ma Davide è giovane e avrà molte possibilità quindi è stato più giusto che abbia vinto Nathalie. E poi...sabato finalmente vado di nuovo nella mia amata discoteca. Cavolo è da troppo che non vado!
Buonanotte Mondo Bloggernauta, Blogger Random

giovedì 18 novembre 2010

In punta di piedi

Quanto mi piace questa canzone, delle bellissime parole, stupenda!!! mi ci sto chiudendo troppo :)
Ad esclusione della canzone di Nathalie però tifo per Davide!! Troppo bravo e troppo bello!!!! :P e voi?

giovedì 11 novembre 2010

Yeeeee

POSSO BALLAREEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE
EEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE
EEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE
WAAAAAAAAAHHHH NON SAPETE CHE FELICITA'!!!
:D :D :D :D :D

lunedì 8 novembre 2010

Continua a Danzare...

Buongiorno Mondo Bloggernauta! L'acqua scende piove piove piove e scende anche il mio umore, eh si sono diventato metereopatico ormai. Non posso ballare perchè bisogna prima appurare se c'è stata una lesione dei legamenti attraverso l'esame di domani cioè una risonanza. Una ragazza mi ha detto però una cosa giusta e bellissima, che devo continuare a ballare anche stando fermo. In effetti è proprio vero, sto cercando infatti di guardare sotto un'altra ottica questo momento di stallo, in modo da poter sfruttare questo tempo vedendo la danza con occhi diversi, vivendo e sentendo la danza in altri modi, danzando con altre risorse! E' qualcosa che posso trasformare in una interiorizzazione della danza, per poi comunicare ancora di più attraverso il corpo, avendo consapevolezza del mio corpo, della sua importanza e del significato che ogni gesto e movimento possiede. Infatti per me il linguaggio della danza è un linguaggio innanzitutto della mia anima, quindi in un certo senso la mia anima in questo momento deve imparare a esprimersi in una danza astratta. Inoltre in questi giorni sento come dentro di me scalpita questa passione, come sia quindi qualcosa che voglio veramente, qualcosa in cui credo, io ci credo nella danza, e credo in me e nella mia applicazione, costanza e volontà. Perciò non è il momento di buttarsi giù! Anzi è quello in cui mi rialzo e provo a camminare di nuovo. La pioggia, il ticchettìo e le nuvole scure, grigie, mi rendono però anche malinconico nell'attesa di qualcuno che mi ami e da amare. Qualcuno da abbracciare e stare lì fermi a sentirsi, a proteggersi, e poi a scherzare, a giocare come due scemi. Si lo so, sembro un concentrato di luoghi comuni strappalacrime, però ora, come circa un anno e mezzo fa.. sento di nuovo un bisogno enorme di qualcuno. So di avere un vuoto cosmico affettivo che non potrà colmare nessuno se non il sottoscritto, però mi illudo che almeno avendo una persona potrei essere facilitato a farlo....non lo so, so soltanto che non è giusto che a vent'anni io non abbia ancora avuto una cazzo di relazione che vada oltre le 24 ore, neanche... IO, la persona più fottutamente romantica di questo cazzo di pianeta totalmente IGNORATA. Bah, e non sopporto neanche più che mi dicano ARRIVERA' ARRIVERA'.....si si ci sto contando da qualche ERA GEOLOGICA che arriverà!! Non riesco davvero a capire perchè non mi è mai data la possibilità di farmi conoscere, di far entrare in una persona anche solo una piccola parte di me, eppure non mi sembra di chiedere tanto, anche solo un affetto, un qualcosa in più con una persona, a me basterebbe anche soltanto affetto, chissenefrega del sesso, non è il sesso che mi manca, io vorrei le cosiddette coccole, qualcuno da stritolare per quanto gli vuoi bene, qualcuno con cui trovarmi empaticamente. Non sto qui con le mani in mano ad aspettare, però certi giorni non so consolarmi da solo.. C'è un ragazzo che mi piace ma chissà se lo rivedrò..ormai non penso neanche più a qualcuno in particolare..tanto sempre allo stesso modo va a finire, o non gli interesso o ...non gli interesso..oppure vediamo...non gli piaccio. L'altalena dell'umore continua.... Blogger Pensieroso.

venerdì 5 novembre 2010

Napoletango

" La famiglia Incoronato è famosa a Napoli e sul territorio della regione. Essa si sposta come un chiassoso circo familiare, viene chiamata per cerimonie religiose e feste di paese. È la prova vivente della specializzazione dell’artista, e la specializzazione è il tango. Non il walzer, non la samba, non il fox-trot o il liscio, ma il divino tragico e sensuale tango argentino. (...) "

Spettacolo ideato e diretto da Giancarlo Sepe: Un musical atipico, una festa gioiosa e paesana nella quale si alternano il folklore napoletano e il desiderio di esprimere la sensualità corporea attraverso il tango argentino. Al grido di " voj' ballare pur'i 'u tang' " i personaggi scalpitano per imparare l'arte di questa danza, ed esprimono attraverso la vita quotidiana tutto il loro impeto sensuale sessuale ed erotico, nei momenti più intimi e disparati, a letto come sotto la doccia (in una scena di nudo integrale). La chiave di lettura dello spettacolo è sottile, la forza espressiva è forse il fulcro nell'intento dell'autore, dato che di musical lo spettacolo possiede ben poco, dal cantato quasi assente, alla danza che si esprime più come movimento corporeo che come coreografia. Il tango viene infatti sudato fino alla fine, chiamato a gran voce durante tutto lo spettacolo, esso si esplica poi in due esecuzioni ed un intermezzo, sufficienti quanto ormai necessari. Si gioca la carta del coinvolgimento del pubblico in maniera molto semplice e divertente, invitando a ballare in sala e scendendo in alcuni frangenti al di sotto del palco includendo così lo spettatore a diventare parte della famiglia Incoronato. Gli attori, totalmente dentro la parte, capaci, espressivi e "correttamente" sopra le righe, si amalgamano bene fra di loro e riescono a dare qualità e consistenza. Ciò che non ha consistenza è invece lo spettacolo in sè; se visto ed analizzato nell'ottica di spettacolo musicale esso non delinea un'intensità ed un contenuto tali da rapire l'attenzione giusta e un completo gradimento. E' piuttosto un ricco materiale intimo che esprime una realtà provinciale gioviale, frenetica e impetuosa, scalpitante e desiderosa di agire. Una realtà anche caratteriale e caratterista, che si dà la mano e dà la mano al pubblico, ma che risulta insufficiente e frammentaria, priva di una trama di spessore e ridotta musicalmente ad un'incompleta serie di scene a volte anche ripetitive.

Fino al 14 novembre al Teatro Eliseo in Roma.

mercoledì 3 novembre 2010

Cattivissimo Me


Come definire il cartone animato Cattivissimo Me? Un cartone animato come un altro. Eppure il film d'animazione della universal picture si è procurato il decimo posto nella classifica degli incassi di film d'animazione di sempre. Come? Con una buona pubblicità forse. La pellicola è caratterizzata da uno humour a volte sottile ma più spesso manifesto, e da quella componente di divertimento e riso che tende la mano allo spettatore che si vuole fare una risata. Tuttavia i primi 40 minuti scorrono a rilento in una trama che fatica a prendere forma e consistenza. Il signor Groo ha un'aspirazione, diventare il più cattivo dei cattivi compiendo un'impresa spaziale: rubare la luna rimpicciolendola con un apposito apparecchio riduttore. A mettergli i bastoni fra le ruote saranno un altro insospettabile cattivo reduce dal furto di una piramide, e tre dolci ragazzine in cerca di una famiglia che le accudisca, Margo, Edith e Agnes. Le bambine infatti si ritroveranno ad essere affidate alle grinfie di Groo, che piano piano si occuperà di loro trascurando anche il piano di conquista della luna, ed il suo cuore apparentemente gelido si scioglierà con l'occuparsi delle bimbe fino a diventare il loro papà. A fare da simpatico contorno i Minion, delle specie di pupazzetti jolly che strappano a chiunque un sorriso, ricordando e richiamando un pò ad un giocattolo di Toy Story. Il film prende la sua consistenza nella seconda parte con la prevedibile suspance e lo scioglimento della trama, andando a concludere con una sufficiente dose ludica per i bambini come per i più grandi, ma senza esaltare. Il personaggio di Groo, sebbene sia ben definito e delineato è però poco approfondito e rimane in superficie come il prototipo dell'uomo cattivo che diventa buono, le bambine orfane mostrano il loro caratterino dolce ma forte e caparbio inserendosi nella parte che gli compete, ma anche qui senza lasciare un segno particolare, manca perciò un personaggio di rilievo e di spicco che indossi una storia e un percorso e che si faccia ricordare al di là di un suo lato caratteriale. Il 3D viene sfruttato non più e non meno, con la scena eseguita ad hoc per catturare l'occhio e la scena piatta priva di effetto e rilievo, la pellicola d'animazione quindi risulta si piacevole, ma senza lasciare un ricordo di se stessa nel panorama dell'animazione che cattura e che imprime un segno.