domenica 18 aprile 2010

Magia

A volte non ci rendiamo conto di quanto siamo fortunati, è da un anno a questa parte che ho cambiato mentalità, dal vedere tutto in negativo al vedere tutto in positivo. Per tanto tempo mi sono arrovellato su problemi costruiti minuziosamente da me, perchè per quanto mi potevano fare male alcune cose, non mi rendevo conto di quanto fossero belle altre. Ero lì a rimuginare sul fatto di stare da solo, di non avere nessuno, di non avere esperienze. Poi d'un tratto, quasi da un giorno all'altro ho cambiato modo di vedere le cose, non è stato qualcosa di preciso lì per lì, ho sostenuto degli esami scolastici che mi hanno impegnato la mente, sono uscito, mi sono distratto, o forse col tempo mi sono semplicemente reso conto che esistono tante cose nella vita. Ho ancora molti problemi, con me, con gli altri e con le cose, sarei ipocrita a non dirlo, ma da quei giorni ho cambiato modo di vederli, li percepisco da una prospettiva diversa, fanno come parte di un "tutto" comunque positivo. Perchè ok, lo studio non và liscio, non ho una relazione sentimentale e vorrei avere più amicizie. Sembrerebbe un disastro, ma in realtà la chiave della felicità sta nel come ti poni verso le cose, quindi dentro di me queste cose le sento diverse, vedo una prospettiva futura della mia vita che sarà piena di ricchezza di tantissime cose, la maggior parte guadagnate da me. Ora sento di avere amicizie sincere e persone che mi vogliono un gran bene, un tetto dove stare e una vita davanti a me. Un altro gradino di questa positività che si è creata dentro di me è stato quello di seguire la malattia di mio zio Alessandro sul suo sito, lui è malato di leucemia, ha due figli bellissimi che purtroppo non ho ancora mai conosciuto poichè mio zio e mia zia vivono a Cuneo e non c'è stata occasione di vederci. La secondogenita ha perfino pochi mesi. E' una situazione molto difficile, e seguirla mi fa bene, per come lui la scrive, mi fa sempre riflettere. E' un uomo sensibile ma con una gran forza d'animo che ha preso la cosa positivamente e combatte ogni giorno per sè stesso, per la vita, per la sua famiglia e i suoi bambini. Ha passato molto tempo in una stanza in isolamento perchè non poteva essere contagiato dai germi, quando ha descritto la sua vita in ospedale rispetto alla vita fuori con la famiglia (dalla quale è potuto tornare in momenti alterni) è stata la cosa che mi ha più colpito. Quando passi un mese malato in isolamento e poi rivedi i tuoi bambini, il loro sorriso, tutto è diverso, tutto è più importante, questo è quello che in pratica descrive, come tutto abbia un altro significato, come un piatto di pasta o un pezzo di pizza abbia un sapore diverso, e come un abbraccio sia significativo, come le piccole cose siano in realtà le più grandi, come il contatto con suo figlio sia importante. E la trovo una cosa bellissima, noi non ci accorgiamo mai di questa verità, di quanto le cose di ogni giorno siano magiche. E quindi dalla sua esperienza ne traggo ancora di più quella voglia di vivere e di sentire le cose. Perchè penso sia questa la chiave, non è fare grandi cose, ma è apprezzare le cose per quello che sono, e renderle noi grandi, percui se un giorno vedo un bambino sorridere, sò che non è una cosa piccola, è una cosa grandissima, perchè sono due vite che si incrociano, perchè mi procura gioia, perchè sono sentimenti. Tutto in fondo ha il significato che gli diamo noi, perciò per ogni persona è diverso, un gesto o un'azione che per una persona non è nulla di che, per un'altra è un mondo, ed io voglio che le cose di tutti i giorni siano importanti per me, siano un mondo, e lo sono, perchè le sento, sento l'energia positiva che ci metto io. La vita è magia, non c'è bisogno di inventarla, è ovunque e basta vederla con gli occhi giusti. Non avrei mai pensato di arrivare a questo punto, perchè ero davvero negativo un tempo, eppure la vita è sorprendente anche in questo! E sono contento di esserci arrivato, perchè sò che quello che provo è autentico, non è la toppa del dire "và tutto bene", ma è una serenità duratura che mi sono creato dentro di me nell'affrontare la vita. Infatti questo stato d'animo non esclude stati d'incazzatura, tristezza e sentimenti contrastanti, ma li rende comunque diversi, è come se li inglobasse nello stato generale di serenità e quindi assumessero connotati diversi. E' una cosa che auguro a tutti, più di augurare "beni" o "fortune", perchè secondo me è la più importante di tutte.

5 commenti:

  1. Mi hai davvero colpito. Sono stato una mattinata a riflettere su quello che hai scritto e ho capito che nella vita bisogna andare oltre le cose brutte e imparare a sorridere al futuro. Cambiare quello che non ci piace e soprattutto godere di quello che ci fa stare bene! Grazie mille, davvero!
    Buona vita ;D

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  2. santissime e pesanti parole. sante non perchè unte di miracoloso, anche se quello che tu descrivi come il sorriso di un bambino o lo zio che si accende d'amore per i suoi figli è assai vicino al miracolo, pesanti perchè in sè hanno tutta la veridicità e il dramma che sta nella vita stessa. la tua riflessione squarcia il cielo ed è comune a tutti perchè capita a tutti di dare per scontate troppe cose, di pensare che stiamo messi male se non peggio, in verità, le aspettative e i sogni qualcuno fa fatica ad agguantarli e non per fare sempre del vittimismo autoreferenziale e demagogico, anchè perchè per fortuna non siamo in tv a propagandare, ma, perchè, sono convinto, che certe esperienze lasciano una traccia profonda come un solco invalicabile o come una cicatrice. quelle cose che ti fanno capire, che la vita, ad ogni modo, va vissuta, e ringraziare, che si è pero anche il rispetto di tante cose...e ringraziare.
    ciao

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  3. Hai scritto un post davvero profondo, è stato un piacere leggerlo!
    Bravo bravo bravo!!!

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  4. blog particolare!ti seguo:-)
    dai un'occhiata al mio se ti piace il fashion world:-)

    http://lifegivemefashion.blogspot.com/
    spero mi voglia seguire!

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  5. Bel post...e anche molto vero. Sinceramente spesso ci focalizziamo su tutto quello che non va perchè è così facile lamentarsi; è così facile dire: io non ho questo, io non ho quello...il mondo è felice perchè ha questo...e io no! Ci si dispera, si versano fiumi di lacrime che in compenso quelle dei parenti dall'Argentina che si rincontranvano a Carramba che sorpresa erano dei miseri rivoli. Eppure cosa si fa, poi, nel concreto per cambiare?? NULLA! Cosa si potrebbe fare? Esattamente quello che dici tu....vedere il positivo della vita. A che serve avere tanti amici quando puoi averni pochi ma su cui contare davvero? A che serve disperarsi per un esame andato male o un brutto voto..quando hai sempre il compito successivo così come l'appello seguente per recuperare? E a che serve star lì a lamentarsi continuamente di sentirsi soli..di non avere troppe esperienze...quando poi..di punto in bianco...piomba nella tua vita la persona giusta (e io ne sono un esempio)? Cambiare il punto di vista...questa è la verità...e, in questo senso, hai perfettamente ragione tu!
    Buonanotte pegasus...

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