mercoledì 3 novembre 2010

Cattivissimo Me


Come definire il cartone animato Cattivissimo Me? Un cartone animato come un altro. Eppure il film d'animazione della universal picture si è procurato il decimo posto nella classifica degli incassi di film d'animazione di sempre. Come? Con una buona pubblicità forse. La pellicola è caratterizzata da uno humour a volte sottile ma più spesso manifesto, e da quella componente di divertimento e riso che tende la mano allo spettatore che si vuole fare una risata. Tuttavia i primi 40 minuti scorrono a rilento in una trama che fatica a prendere forma e consistenza. Il signor Groo ha un'aspirazione, diventare il più cattivo dei cattivi compiendo un'impresa spaziale: rubare la luna rimpicciolendola con un apposito apparecchio riduttore. A mettergli i bastoni fra le ruote saranno un altro insospettabile cattivo reduce dal furto di una piramide, e tre dolci ragazzine in cerca di una famiglia che le accudisca, Margo, Edith e Agnes. Le bambine infatti si ritroveranno ad essere affidate alle grinfie di Groo, che piano piano si occuperà di loro trascurando anche il piano di conquista della luna, ed il suo cuore apparentemente gelido si scioglierà con l'occuparsi delle bimbe fino a diventare il loro papà. A fare da simpatico contorno i Minion, delle specie di pupazzetti jolly che strappano a chiunque un sorriso, ricordando e richiamando un pò ad un giocattolo di Toy Story. Il film prende la sua consistenza nella seconda parte con la prevedibile suspance e lo scioglimento della trama, andando a concludere con una sufficiente dose ludica per i bambini come per i più grandi, ma senza esaltare. Il personaggio di Groo, sebbene sia ben definito e delineato è però poco approfondito e rimane in superficie come il prototipo dell'uomo cattivo che diventa buono, le bambine orfane mostrano il loro caratterino dolce ma forte e caparbio inserendosi nella parte che gli compete, ma anche qui senza lasciare un segno particolare, manca perciò un personaggio di rilievo e di spicco che indossi una storia e un percorso e che si faccia ricordare al di là di un suo lato caratteriale. Il 3D viene sfruttato non più e non meno, con la scena eseguita ad hoc per catturare l'occhio e la scena piatta priva di effetto e rilievo, la pellicola d'animazione quindi risulta si piacevole, ma senza lasciare un ricordo di se stessa nel panorama dell'animazione che cattura e che imprime un segno.

4 commenti:

  1. Io sono contrario al 3D anche perchè secondo me ancora non porta a dei grandi miglioramenti, inoltre sono miope e non sopporto quei cavolo di occhiali che mi schiacciano il naso!!!
    scusa per lo sfogo :p

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  2. Non ho visto il film ma sinceramente non mi ispira molto... al limite lo vedrò al pc quando non avrò granchè da fare ahahahah
    Concordo con Joshua che il 3d ha rotto un pò i c.d.

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  3. Anche io sono abbastanza contrario, ad eccezione di alcuni film, ad esempio in Avatar era essenziale ai fini del coinvolgimento emotivo, non a caso è IL film in 3D per eccellenza. E nell'animazione il 3D ha spiccato particolarmente in Coraline e la porta magica. Per il resto è trito e ritrito!

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  4. Ah Josh...anche io sono miope!! ti capisco ahinoi! :D

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